Confronto tra framework di Risk Assessment: FAIR, ISO 27005, NIST CSF

Nel 2025, le organizzazioni devono affrontare sfide sempre più complesse legate alla gestione del rischio cyber. In questo contesto, la scelta del framework di Risk Assessment più adatto non è una decisione tecnica, ma strategica.

Con l’entrata in vigore di normative come NIS2 e regolamenti settoriali come DORA, la gestione del rischio non può più essere un processo informale o reattivo. È diventata una leva essenziale per garantire compliance, protezione del business e credibilità verso il board.

In questa guida comparativa analizziamo tre dei framework più diffusi:

Cosa accomuna i principali framework di Risk Assessment?

Nonostante le differenze metodologiche e operative, FAIR, ISO/IEC 27005 e NIST CSF condividono alcuni principi fondamentali:

  1. Struttura ciclica e continuativa della gestione del rischio;
  2. Integrazione con altri framework di sicurezza (es. ISO 27001, CIS Controls, NIST 800-53);
  3. Supporto al rispetto delle normative e ai requisiti di audit;
  4. Comunicabilità dei risultati verso stakeholder interni ed esterni;

Questi framework costituiscono l’ossatura su cui costruire un risk program solido, ma la loro efficacia dipende da come vengono adottati, adattati e mantenuti nel tempo.

Analisi comparativa: FAIR vs ISO 27005 vs NIST CSF

CaratteristicaFAIRISO 27005NIST CSF
ApproccioQuantitativo (basato su analisi di probabilità e impatto economico)Qualitativo
(con stime soggettive e classificazioni)
Misto
(qualitativo con linee guida strutturate)
Obiettivo principaleQuantificare il rischio cyber in termini monetariGestione formale e documentata del ciclo del rischioDefinire funzioni e controlli per protezione e reazione
Allineamento normativoFAIR Institute, DORA, attuariali assicurativiISO 27001, GDPR, NIS2NIST 800-53, FISMA, CISA

Target ideale
Organizzazioni con orientamento ROI, board-level riskOrganizzazioni con SGSI o audit ISOPA, PMI, organizzazioni USA
Tool e supportoRiskLens, tool FAIR open-sourceQualsiasi tool ISO/GRCSIEM, GRC, controllo tecnico-operativi
ScalabilitàAlta
(ma richiede skill e training)
Alta
(diffuso e riconosciuto)
Flessibile, adatto a diverse maturità

Scegliere il framework più adatto

Quale framework scegliere?

Checklist operativa per scegliere e implementare un framework

Come adattare il framework all’organizzazione

Ogni framework ha un grado di scalabilità diverso a seconda della maturità del programma di sicurezza:

Scenari d’uso

Finanza

Una banca soggetta a DORA sceglie FAIR per quantificare il rischio di data breach in euro. Il team CISO usa RiskLens per modellare l’impatto atteso di una violazione da phishing, supportando così una richiesta di budget per l’adozione di MFA obbligatoria.

Sanità

Una ASL adotta ISO/IEC 27005 come parte integrante del suo SGSI. Ogni fornitore IT viene valutato secondo uno schema di rischio definito, con aggiornamento annuale del RA e audit ISO 27001.

Manifattura

Un’azienda del settore energia usa NIST CSF per implementare le 5 funzioni (Identify, Protect, Detect, Respond, Recover), integrandole con il monitoraggio delle reti SCADA. L’approccio operativo favorisce l’interazione tra OT e IT.

Integrazione ibrida

Molte organizzazioni mature non scelgono un solo framework, ma adottano una strategia ibrida:

Questa combinazione garantisce coerenza normativa, misurabilità e agilità operativa.

Comunicazione del rischio al board

L’obiettivo non è solo mitigare, ma far capire perché si investe. Una delle sfide più grandi per CISO e risk manager è rendere il rischio “visibile” e comprensibile al business. Ecco alcune tecniche:

Non esiste un framework “migliore”, ma quello più adatto

La scelta del framework di Risk Assessment va valutata in base a:

Ogni approccio ha i suoi vantaggi. L’importante è adottarne uno in modo coerente, continuativo e documentato.

Implicazioni normative nel 2025

Oggi, la conformità normativa richiede un Risk Assessment documentato, tracciabile e verificabile:

❓FAQ – Domande frequenti sui framework di Risk Assessment

  • Qual è il framework migliore per iniziare?
  • Per PMI o organizzazioni in fase iniziale, il NIST CSF (Cybersecurity Framework) è spesso la scelta migliore. È modulare, flessibile e permette di costruire gradualmente un programma di sicurezza con priorità operative chiare (Identify, Protect, Detect, Respond, Recover).
  • FAIR è compatibile con ISO/IEC 27001?
  • Sì. FAIR (Factor Analysis of Information Risk) può essere integrato all’interno di un SGSI conforme a ISO/IEC 27001 come metodo di supporto alla valutazione quantitativa del rischio. Può rafforzare il ciclo RA offrendo stime economiche basate su probabilità e impatto.
  • ISO/IEC 27005 è obbligatorio per la ISO/IEC 27001?
  • No, ma è altamente raccomandato. ISO/IEC 27005 fornisce una metodologia dettagliata per implementare la valutazione e il trattamento del rischio, coerente con i requisiti della ISO/IEC 27001. È spesso utilizzato come estensione naturale nei contesti certificati.

Glossario tecnico

📥 Scarica la tabella comparativa dei framework (PDF)

Vuoi una versione sintetica e stampabile del confronto tra FAIR, ISO 27005 e NIST CSF?

👉 Scarica ora il PDF con la tabella comparativa completa